La corruzione nelle piccole realtà locali

La corruzione amministrativa nelle piccole realtà locali, uno spaccato che ricalca il malaffare all’italiana nella gestione della cosa pubblica. Connivenze tra amministratori, impiegati pubblici, imprenditori e liberi professionisti locali, il tutto per due fini ben precisi: quello di inventare di sana pianta o gonfiare a dismisura appalti di opere finanziate con fondi pubblici e quello del tornaconto elettorale. Tanto è vero che in realtà di piccole dimensioni, accontentando poche famiglie, si ricavano tanti voti quanti ne bastano per rimanere incollati alla poltrona per anni e, quando ricorre il caso, di passare il testimone a chi si ritiene opportuno. Appalti che a volte, per fuorviare i più, anziché concederli a ditte del posto, se ne cercano delle compiacenti fuori sede, vicine, spesso, a certe organizzazioni. Preventivi e finanziamenti gonfiati generano fatture e parcelle altrettanto gonfiate, le quali producono un ingente gruzzolo di denaro che è redistribuito in nero tra tutti i consociati, per delinquere ovviamente. Una situazione che mi auguro possa far riflettere tanto il comune cittadino quanto l’amministratore e l'impiegato pubblico, quelli ingenui ma onesti, affinché si rendano conto di chi in realtà si nasconde dietro la maschera perbenista.