mercoledì 16 settembre 2015

Immigrazione e terrorismo

terrorismoIl presidente siriano Bashar al-Assad in un’intervista ai media russi a Damasco attacca Europa e Stati Uniti: «Non accettano che siamo gli unici a combattere l'Isis sul campo. Fino a quando si proseguirà con questa propaganda, l’Occidente avrà sempre più migranti. Il punto non è se l’Europa non li accetta o li accoglie come rifugiati, non ci si occupa della causa. Se siete preoccupati per loro smettete di appoggiare i terroristi […] L’Europa si sta assumendo la responsabilità, sostenendo e continuando a supportare e coprire il terrorismo. Chiama i terroristi “moderati” e li divide in gruppi. Ma sono tutti estremisti». Video Corriere.

venerdì 4 settembre 2015

Caos immigrazione

immigrazioneDa Narcomafie: «Alle ore 15 di ieri, 3 settembre erano circa 118mila i migranti soccorsi/sbarcati sulle nostre coste nel 2015. Alla stessa data, l’anno prima, furono circa 115mila. Gran parte delle persone (108mila) sono partite dalle coste libiche, a bordo di gommoni e altre imbarcazioni. Quasi 8mila sono arrivati dall'Egitto, 2.140 dalla Turchia, 927 dalla Grecia. Il bollettino dei soccorsi annota anche 272 cadaveri recuperati in mare (le ultime sei salme sono a bordo di una nave arrivata il 3 mattino nel porto di Cagliari). Secondo i dati Unchr, al 20 agosto risultano essere dispersi nel Mediterraneo 2440 migranti. La situazione, in generale, è destinata ad aggravarsi fintanto che non verranno risolti i conflitti africani. E sul punto ci sono seri dubbi che ciò possa avvenire in tempi ragionevoli. Nel frattempo, di fronte alla prolungata e colpevole inerzia dell'Ue che, da anni, investita del problema migratorio, lo ha sempre affrontato con distacco e solo oggi cerca soluzioni ragionevoli che rispettino i diritti umani inviolabili consacrati nelle sacre scritture delle stessa Ue, alcuni paesi interessati maggiormente dai flussi di profughi (di gente che fugge da guerre e persecuzioni si tratta!) provano a costruire muri o a blindare i confini con le truppe e il filo spinato (Ungheria, Serbia)». Segue.