Quei sei giorni

L’Espresso pubblica un’intervista la quale, letta nella sua interezza e attraverso un’attenta decriptazione di quanto in essa riportato, offre dal mio punto di vista una chiave di lettura ancora dura a permeare nelle menti di tanti pensanti presunti. Per esempio: «Vede, normalmente gli stati nascono in conseguenza della storia o della demografia. Israele invece è nato come risultato di un sogno. E ogni cosa che nasce dai sogni, nel momento in cui il sogno si avvera, diventa una delusione. L’unico modo per conservare il sogno puro, per non sporcarlo, è non realizzarlo. Vale in tutti gli ambiti della vita umana. Vale per la scrittura di un romanzo, per un viaggio esotico, per una fantasia sessuale. La delusione che proviamo per il volto di Israele non sta nella natura di Israele ma nella natura dei sogni». Continua a leggere →